Quando si acquista o cambia il portatile, una delle problematiche più comuni con cui si deve confrontare una persona non vedente è la disposizione dei tasti sulla tastiera, il cosiddetto “layout”. Una soluzione immediata è quella di collegare una tastiera esterna qwerty con layout esteso, di cui si conosce a memoria il layout. Questa soluzione però è alle volte scomoda e non attuabile da tutti. Da tempo cercavo un software accessibile che mi potesse dare una mano a risolvere il problema, infatti, una possibile soluzione potrebbe essere quella di rimappare lato software alcuni tasti scomodi. Infatti, gli utilizzatori di screen reader utilizzano frequentemente tasti come “home”, “end” o “tasto applicazione”, quest’ultimo alle volte manca proprio nelle tastiere dei portatili, ma una cosa che accomuna questi tasti è che spesso sono posizionati in punti molto scomodi.
Il software che vi voglio segnalare oggi si chiama “SharpKeys“, lo potete trovare e installare direttamente dal Microsoft Store, è gratuito e ve lo segnalo in quanto totalmente accessibile. Una volta installato, vi basterà eseguirlo e aggiungere uno ad uno il mapping dei tasti interessati. Per esempio, se lo usate poco, io ho mappato il control di destra con il tasto applicazione, che mancava nel mio portatile. Oppure potete cambiare l’ordine di alcuni tasti, spesso infatti capita di averne alcuni fuori posto, mentre altri sono ideali per voi.
Non vi resta che scaricarlo e provarlo se avete questa esigenza.
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Noi non vedenti lavoriamo molto con il prompt dei comandi, questo ci evita spesso di dover lottare con interfacce poco accessibili e di impartire comandi mirati che facciano esattamente ciò che immaginiamo.
Elencherò di seguito alcune strategie per ridirezionare l’output del prompt di Windows su file di testo.
I simboli >, 2> e 2>&1 permettono di controllare dove viene inviato l’output dei comandi digitati nel prompt di Windows.
Il simbolo > reindirizza l’output standard (stdout) di un comando in un file. Per esempio: dir > elenco.txt
In questo caso, l'elenco dei file e delle cartelle della directory corrente viene salvato nel file elenco.txt. Il comando non viene visualizzato sullo schermo;
Il simbolo 2> reindirizza l'output di errore (stderr) di un comando in un file. Per esempio: dir cartella_inesistente 2> errori.txt
Poiché la directory cartella_inesistente non esiste, il comando genera un errore. L'errore viene salvato nel file errori.txt, mentre non viene visualizzato sullo schermo. La parte del comando che non da errore viene visualizzata sullo schermo. Quindi le due informazioni vengono separate.
Il simbolo 2>&1 reindirizza sia l'output standard che l'output di errore nello stesso file. Per esempio: dir inesistente 2>&1 > output.txt
In questo caso, sia l'elenco dei file e delle cartelle (se presenti) che l'eventuale errore vengono salvati nel file output.txt.
Da ricordare che se il file di output non esiste, verrà creato, ma se il file di output esiste già, il suo contenuto verrà sovrascritto.
Un piccolo trucco
Quando siete posizionati nel prompt in una certa cartella, se ne avete necessità, potete aprire esplora risorse in quella determinata posizione. Per fare ciò basta che digitiate il comando: start .
Al contrario, se vi trovate in esplora risorse e volete aprire nella posizione attuale il prompt dei comandi, non dovete fare altro che premere il tasto "f4". In questo modo vi posizionerete nella barra dell'indirizzo della finestra, premete la combinazione "ctrl+a" per selezionare tutto il percorso presente nel campo di testo. A questo punto scrivete il comando "cmd" e premete il tasto invio. Apparirà così il prompt dei comandi nella posizione desiderata.
In conclusione
Questo modo di interagire con il prompt dei comandi è molto adatto a chi usa il terminale con uno screen reader. Infatti navigare la schermata del prompt dei comandi con un lettore di schermo non è sempre agevole, in più spesso sono presenti molti contenuti e in ambito programmazione ci troviamo spesso difronte a dei prompt molto lunghi che possono anche rallentare o bloccare lo screen reader fino al termine della scrittura dei messaggi.
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In questo podcast vi parlo dell’accessibilità della console Xbox Serie X, prodotta da Microsoft e completamente accessibile ai non vedenti.
Ho avuto la possibilità di registrare questo podcast per Tecno, programma prodotto da diversi anni dal team di NVapple.
La rubrica tratta di tecnologia e disabilità visiva, ogni mese è ricca di contributi interessanti e innovativi, se non lo fate, iniziate a seguirla.
Cosa aspettate, premete play è ascoltatelo!
Un ringraziamento speciale a Simone Dalmaso per il montaggio del podcast.
Se avete dei problemi a riprodurre il podcast, collegatevi alla pagina ufficiale di NVApple.
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Di tanto in tanto vorrei pubblicare degli articoli in lingua inglese tradotti dall’intelligenza artificiale.
Inizio oggi con un focus sul videogioco di auto Forza Motorsport, prodotto da Microsoft e reso completamente accessibile ai non vedenti.
Ma quando potremo giocarci? Uscirà il 10 Ottobre e lo potremo provare su diverse piattaforme, PC, Xbox e gioco in Cloud!
Buona gara a tutti…
Un giocatore legalmente cieco ha pubblicato un video in cui spiega la nuova funzione Blind Drive Assist di Forza Motorsport e come lo ha aiutato a vincere la sua prima gara.
Steve Saylor, che pubblica regolarmente video che guardano ai giochi dalla prospettiva di un giocatore cieco e fa anche consulenza sull’accessibilità per gli studi di sviluppo di videogiochi, ha mostrato la funzione nel suo ultimo video.
Saylor ha il nistagmo, una condizione che provoca un movimento ripetitivo e involontario degli occhi, che colpisce la sua visione al punto da renderlo legalmente cieco.
Tuttavia, come mostra il suo video, la funzione Blind Drive Assist in Forza Motorsport – che dice essere la prima del suo genere in qualsiasi gioco di corse – fornisce segnali audio per aiutarlo a capire la posizione della sua auto e le prossime curve.
I giocatori riceveranno un segnale audio quando dovranno frenare e quando dovranno accelerare di nuovo, essenzialmente fungendo da versione audio delle frecce rosse, gialle e verdi della traiettoria di gara che possono essere applicate per le curve.
C’è anche una voce che informa il giocatore delle curve che si stanno avvicinando, spiegando se stanno girando a sinistra oa destra e quanto è stretta la curva (simile a un copilota in un gioco di rally).
Il gioco aggiunge anche altri segnali audio che emettono un segnale acustico quando il giocatore sta per avvicinarsi a una curva, quando sta entrando in essa, quando è all’apice della curva e quando ne sta uscendo.
Un altro segnale audio si sposta a sinistra e a destra nelle orecchie del giocatore per fargli sapere dove è posizionata la sua auto sulla pista.
Saylor osserva che sebbene tutti questi aiuti siano utili, “non è perfetto e ha una curva di apprendimento molto ripida”.
Ha spiegato che dopo la sua prima gara, in cui è arrivato 21°, l’esperienza è stata in qualche modo travolgente.
“Non riuscivo a fare le curve correttamente, avevo difficoltà a sapere quando era meglio frenare anche con tutto attivato. C’erano molte cose che accadevano nelle mie cuffie, avevo difficoltà a distinguere quali fossero quali – era solo, onestamente, una cacofonia di suoni.”
Tuttavia, Saylor spiega che queste nuove funzionalità di accessibilità, come qualsiasi altra opzione del gioco, devono essere regolate al meglio per soddisfare le esigenze del giocatore.
Modificando i cursori del volume e dell’intonazione per ogni segnale e abbassando il volume del motore e degli pneumatici, Saylor è stato in grado di distinguere meglio tra i segnali ed è stato in grado di terminare la sua prossima gara in 4° posto, quindi la sua terza gara in 1° posto.
“È un’ulteriore prova che l’accessibilità non rende il gioco più facile per i giocatori disabili”, ha spiegato, “ci sta dando la stessa sfida di tutti gli altri e gli strumenti giusti per giocare e migliorare davvero.”
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In questo breve articolo voglio farvi conoscere una semplice e rapida soluzione per utilizzare una shell Linux sui vostri PC con Windows 10. Non è affatto semplice avere a disposizione una macchina linux fisica ed accessibile, anche se virtualizzata, infatti il lettore di schermo presente nei sistemi Linux non è di certo completo come lo è NVDA.
Così, circa un anno fa, non ho fatto altro che seguire la “Installazione di wsl“, presente sul sito Microsoft, e mi sono ritrovato una utile shell Linux sul mio pc, completamente accessibile con NVDA.
Lascio i dettagli tecnici alla guida indicata, aggiungo solo che potrete utilizzare questa shell nel medesimo modo in cui utilizzate il prompt dei comandi o la Power Shell di Windows. Essendo poi a tutti gli effetti un sottosistema, io ad esempio ho installato Ubuntu, potrete installare pacchetti, navigare il vostro file system e tanto altro, come una vera macchina Linux. Naturalmente potrete installare anche altre distro linux. Provare per credere.
Se avete domande in merito non esitate a contattarmi.
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