Ad oggi, è quasi impensabile che un programmatore esperto, importi a mano le librerie in un progetto creato con l’IDE Eclipse. Ci sono tool come Maven che fanno questo sporco lavoro per noi. Penso però, che a fini didattici o per situazioni particolari, valga la pena capire come importare delle librerie di terze parti, a mano, con Eclipse. Naturalmente in modo accessibile, con lettore di schermo NVDA.
Ma cosa si intende per jar file o libreria
Un jar, è un archivio, che contiene un insieme di classi, organizzate in package. Tali classi sono state esportate in un archivio, per permetterne la distribuzione a terzi che le vogliano utilizzare. L’insieme di questi file è chiamata libreria.
Java si fonda sul principio di non “reinventare la ruota”, detto in modo più tecnico, “riuso del codice.
Esistono migliaia di librerie java, ad esempio sono molto utilizzate quelle per lavorare con i file pdf, quelle per i file Excel o quelle che vanno a formare framework molto potenti come Spring.
Naturalmente, dovrete prima ricercare in rete e scaricare le librerie che vorrete includere nei vostri progetti.
Intuitivamente, è assolutamente possibile, creare dei jar da vostri progetti, per renderli disponibili a terzi.
Consiglio di creare una cartella “lib” nel vostro file system, dove andrete a copiare i jar interessati. È molto importante che i file jar importati in Eclipse da file system, non siano mai cancellati o spostati, in tal caso l’IDE non li troverebbe più.
Importare jar in Eclipse
Qui di seguito la procedura, accessibile, per importare jar, a mano, in Eclipse:
- una volta creato un progetto java, spostiamoci nella view del “package explorer”;
- posizioniamoci sul ramo principale del nostro progetto, per intenderci quello che avrà come nome, quello del progetto stesso, il primo in alto. A questo punto premiamo la combinazione “alt + invio”;
- apparirà così la finestra principale delle “properties” del nostro progetto;
- spostiamoci con “tab” nell’albero principale della finestra e cerchiamo il ramo “java build path”;
- diamo ora due colpi di “tab” fino a spostarci in un gruppo di schede (tab). Il focus di NVDA si posizionerà sulla prima scheda, chiamata “source”, con “freccia destra” spostiamoci di due schede, fino a quella chiamata “libraries” e diamo un “tab”;
- atterriamo così in una visualizzazione ad albero, dove potremo vedere le librerie già incluse nel nostro progetto. Diamo due colpi di “tab” per posizionarci sul tasto “add external jars”. Premiamolo e nella più classica delle finestre di selezione file, selezioniamo il nostro file jar da file system;
- ora spostiamoci di tab fino al tasto “apply and close”.
Per verificare che l’importazione sia andata a buon fine, potete navigare, in Eclipse, il “package explorer” fino alla cartella “referenced libraries”, espandete il ramo e li troverete i vostri jar importati.
Utilizzando Maven, non sarà più necessario fare a mano tutto questo, ma sarà questo potente strumento a gestire le librerie che vorremo includere nei nostri progetti, in modo automatico, pensando anche alla fase di download dai vari repository.
Posso assicurarvi che per progetti di medie dimensioni, che importano decine di jar, i tempi di sviluppo e configurazione sono più che dimezzati, garantendoci inoltre di avere librerie sempre aggiornate e compatibili con i nostri progetti.
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