Ricordo ancora quando bisognava spendere diversi soldini per acquistare alcuni programmi che abilitassero la dettatura vocale nei nostri pc con Windows. Da qualche tempo questo rappresenta il passato, infatti, i prodotti Microsoft, come Word, Outlook ed Excel, integrano un semplice ed immediato sistema di dettatura vocale.
Una volta aperto Microsoft Word e creato un nuovo documento vuoto, ci basterà premere il tasto di dettatura vocale per mettere Word in ascolto della nostra voce e scrivere ciò che detteremo. Esiste anche una scorciatoia da tastiera per attivare tale funzionalità: alt + h + d + 1 + d, così non dovremo andare alla ricerca di tale tasto nella barra degli strumenti. Ho personalmente effettuato dei test sul mio PC con Windows 10 e Office 2016 (requisiti fondamentali). Unica accortezza preliminare, abilitare il microfono sul vostro PC e configurarlo a dovere nella sezione dedicata a Cortana sotto le Impostazioni di Windows, tempo totale 5 minuti per un servizio davvero interessante. E pensare che per altre lingue, quindi Italiano non incluso, è anche possibile comandare parzialmente il nostro PC, speriamo che queste funzionalità arrivino presto anche in Italia.
Mese: Maggio 2019
AWS DeepLens – Videocamera con funzioni di apprendimento approfondito per sviluppatori: insegnarle a riconoscere lo stato dei semafori e la presenza di strisce pedonali?
Ormai, un po’ tutti, abbiamo sentito parlare di “deep learning”, che nient’altro significa che “apprendimento approfondito”, associato solitamente al mondo dei dispositivi facenti parte del mondo dello IOT, tradotto come “internet delle cose”, oppure possiamo trovare questi termini associati anche al mondo delle auto a guida autonoma. Non so a voi, ma a me tutta questa tecnologia evoca sogni di autonomia e indipendenza, soprattutto nel territorio urbano che mi circonda quotidianamente.
In passato, era proibitivo parlare in questi termini, soprattutto a livello di individuo privato, per gli elevati costi e per il livello acerbo della tecnologia, ma oggi nessuno può privarci di sognare un mondo interconnesso, fatto da telecamere e dispositivi indossabili che ci possano aiutare nelle nostre autonomie quotidiane.
Alcuni dispositivi hanno visto la luce da diversi anni, sono sul mercato da meno, ma nessuno soddisfa un’esigenza urbana di cui ho già trattato, gli attraversamenti semaforici pedonali.
Navigando in rete mi sono così imbattuto in un prodotto, dai costi contenuti, meno di 250 dollari, che mi ha fatto sognare, si tratta del “AWS DeepLens – Videocamera con funzioni di apprendimento approfondito “. Parliamo di una telecamera, programmabile, istruibile al riconoscimento, interconessa con i servizi AWS del colosso Amazon.
Dal sito ufficiale, il produttore, la descrive con queste parole “AWS DeepLens aiuta a consegnare, letteralmente, l’apprendimento approfondito nelle mani degli sviluppatori, con una videocamera interamente programmabile, tutorial, codice e modelli preformati, progettati per ampliare le capacità di apprendimento approfondito” e continua spiegando “Impara le basi del machine learning: una tecnica di apprendimento automatico che utilizza reti neurali per apprendere ed effettuare previsioni, tramite progetti di visione artificiale, tutorial ed esplorazione pratica del mondo reale con un dispositivo fisico. AWS DeepLens permette di eseguire modelli di apprendimento approfondito in locale sulla videocamera, per analizzare e intervenire sulla base di ciò che viene visualizzato”.
Mi fermo qui, facendo una considerazione: penso non sia affatto azzardato ipotizzare un apprendimento del dispositivo rivolto al riconoscimento urbano, magari incrociato con altri dati tecnici del territorio stesso, che ci porti finalmente a muoverci con più autonomia, realizzando anche il nostro sogno, quello di sapere se un semaforo è verde e se stiamo camminando sulle strisce pedonali nella giusta direzione.
Oggi la tecnologia c’è, ci va qualcuno che investa nell’implementazione di tali dispositivi e “servizi” per metterli al “servizio” delle persone diversamente abili.
Per approfondimenti: sito ufficiale AWS DeepLens – Videocamera con funzioni di apprendimento approfondito
Windows 10 October 2018 introduce la cronologia appunti nei vostri PC e nel cloud.
Ho sempre trovato molto comodo tenere traccia delle innumerevoli volte che copio del testo negli appunti. Soprattutto quando sviluppo software e sposto qua e la parti di codice, trovo molto utile avere un luogo da dove riprendere al volo gli appunti copiati e incollati. Per avere questa feature ho sempre utilizzato un app di terze parti, Ditto su Windows 10, la potete trovare nel Microsoft Store, è gratuita. Ma con l’update October 2018 di Windows 10, questa funzionalità diventa nativa, senza dover installare altri software. Non dovete fare altro che abilitarla dalle impostazioni di sistema, sotto la scheda “appunti”. Una scorciatoia per raggiungere questa sezione è premere “windows + i”, si aprirà una scheda dove cercare le impostazioni di sistema, scrivete “appunti” date invio e spostatevi con il “tab”. Troverete così l’interrutore da premere per abilitare questa utile funzionalità. Da questo momento in avanti, ovunque premiate la combinazione “windows + v” apparirà una finestra di dialogo con l’elenco degli appunti che avete copiato dall’accensione del pc. Spostandovi con le frecce potete selezionare una voce e dando invio essa viene copiata nel programma che state utilizzando. Sempre nel pannello delle opzioni precedentemente descritto, potete anche attivare la memorizzazione in cloud degli appunti, in modo da poterli ritrovare in tutti i vostri dispositivi. Ad esempio, potete immaginare di copiare del testo su PC e ritrovarvelo sul vostro smartphone, il tutto utilizzando la tastiera Microsofts SwiftKey. Una feature utile per tutti e con molteplici casi di utilizzo.